sabato 13 aprile 2013

VIVERE IN PRIMA LINEA

Vivere in prima linea il terremoto di Gaia la nostra Terra non è di certo semplice
(ci sono passata)...


Lo scombussolamento che porta alle popolazioni colpite è davvero immenso, ti trovi catapultato in una realtà che non avresti mai pensato di poter vedere o vivere, ed invece lo vivi, lo stai vivendo, sei obbligato, sta toccando a te e tutto ciò che conoscevi il giorno prima ad un tratto non c'è più, perciò il terremoto alla fine è anche dentro di noi, fa male? sì fa male, ma poi se lo guardi per quello che è dopo può iniziare a fare bene. In certe situazioni i cuori si uniscono, le famiglie si ritrovano e poi per alcuni inizia un cammino nuovo, si guarda dentro e si rende conto di come veramente le cose cambiano e ...

Se non è per Gaia il terremoto dentro è per un altro motivo, la fidanzata che ti lascia all'improvviso, la scoperta di un marito che ti tradisce, un amico che muore, la perdita del lavoro.... qualsiasi cosa che possiamo reputare negativa è invece una sollecitazione per crescere, per capire, per iniziare a leggerci dentro, per andare verso la felicità o verso la pace del cuore...

Se hai chiesto all'Universo di essere felice, o ricco, o di vivere in campagna piuttosto che in un bosco, non ti stupire di quello che ti accade per arrivare al tuo desiderio, non ti stupire se perdi tutto e poi acquisti quello che veramente vuoi! Se hai chiesto degli amici veri e sinceri, non ti stupire se perdi tutti quelli vecchi ed il terremoto che hai dentro, ti porta amici nuovi! Ecco il vero significato del terremoto, sia dentro che fuori!

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Il Bivio - parte prima

venerdì 12 aprile 2013

IL BIVIO - quando è difficile scegliere

Le conseguenze delle non-scelte

In ogni momento della vita ci sono scelte da compiere.... piccole e grandi che siano implicano miliardi di possibilità e variabili. Ogni giorno, senza troppo pensarci, scegliamo: una giacchetta o un maglioncino, chiamare una persona anzichè un'altra, leggere un libro o un articolo su internet, fare prima un lavoro e poi un'altro, scegliere tra un primo o un secondo, un film in casa o un giro fuori etc... etc... alcune scelte ci risultano facili perchè su di noi hanno un impatto emotivo bassissimo, scartare un'opzione a scapito di un'altra non ci crea differenza!


Ma quando si tratta di scegliere della nostra vita, di noi personalmente o di qualcosa che ci tocca nel profondo, spesso diventa difficile fare delle scelte e muovere dei passi. 

Si iniziano a soppesare tutte le possibili variabili, cosa implichi una scelta e a cosa possa portarci l'altra... si iniziano a stillare i pro e i contro di entrambe per cercare di aiutarsi, si cerca conferma (anche inconsciamente) negli altri e in ciò che ci sta attorno, documentandoci, cercando spunti e appoggi... 

A volte basta che arrivi lo spunto giusto e tutto si sblocca.... ma quando tutto questo non basta? Quando ancora siamo fermi ad aspettare che la scelta giusta venga  a noi? 

In quel caso abbiamo scelto di non scegliere, non ancora.... ma anche non scegliendo, abbiamo comunque scelto! Abbiamo deciso di lasciare ad altri la rotta della nostra vita... siamo fermi ad aspettare che tutto si sistemi attorno a noi, non ci stiamo muovendo.... ci siamo quindi appoggiati alla "terza opzione", quella del "non mi sbilancio". Siamo fermi!! In quel caso, abbiamo smesso di ascoltare noi stessi. 

Ma la nostra evoluzione è continua e costante, stare fermi dove siamo non ci è concesso: il nostro cuore vuole vivere, il nostro spirito vuole vibrare e la nostra consapevolezza è in continua espansione!  Non possiamo stare fermi!

A quel punto attrarremo allora a noi eventi che spingeranno affinché ce ne possiamo accorgere, fino a fare la scelta di dire "Ok ci sono! Riprendo in mano le redini della mia vita! Riparto, scelgo io!!"... e sarà un atto davvero liberatorio! Tutto si sbloccherà. Tutto ciò che abbiamo tenuto fermo per paura di muoverlo, per paura delle possibili conseguenze, prenderà il suo corso naturalmente... a noi starà solo seguire il nostro corso, sentire dove ci sta portando il cuore...
Serve solo ritrovare la fiducia in noi stessi, in ciò che vogliamo e sentiamo giusto per noi... e ripartire!!!Le Risposte sono sempre in noi, ritroviamole!!







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Il bivio - seconda parte

mercoledì 10 aprile 2013

ACCETTARE L'ABBONDANZA

In un film ho sentito questa frase "se crei abbondanza per te stesso, crei abbondanza anche per quelli che ti sono vicino".
Per qualche giorno mi ha risuonato nel cuore e nella mente e ne ho tratto alcune conclusioni.

La cosa fondamentale sono le prime parole che dice l'autore "crei abbondanza per te stesso" noi siamo il fulcro "noi stessi siamo il centro" dobbiamo iniziare a sentirci meritevoli, se non ci sentiamo degni di entrare in risonanza con l'abbondanza, se ci sentiamo in colpa nel  riceverla e quello che vogliamo è in un certo senso darla via, allora l'abbondanza non potrà arrivare.. l'abbondanza è prima di tutto per noi e non perchè siamo egocentrici ma perchè ci amiamo... tutto ciò che ci ruota attorno di conseguenza ne beneficerà.

Di Madre Teresa di Calcutta il mondo ne ha viste tante, forse troppe, e a quanto pare non è la soluzione... (possiamo pensare ad un nuovo tipo di Madre Teresa di Calcutta?) perchè le persone si adagiano in questo essere poveri e malati, lo considerano il loro destino ed il destino di chi li aiuta, sanno che c'è qualcuno che li salva, e così non si guarderanno mai abbastanza dentro, non faranno mai qualcosa per loro stessi.... non guarderanno mai all'abbondanza che è dentro ad ognuno di loro, dentro ad ognuno di noi, se prima di tutto ci amiamo veramente siamo pronti anche ad accettare ciò che
"A B B O N D A N Z A"
ci vuole regalare proprio perchè ci vogliamo bene....
abbondanza di amore, abbondanza di fortuna, abbondanza di gioia, abbondanza di denaro, abbondanza di lavoro, abbondanza di amici, abbondanza di salute abbondanza di consapevolezza ...
e quando saremo abbondanti noi, anche gli altri vorranno essere abbondanti....

Ma non ci sarà abbondanza fin quando non saremo davvero pronti a riceverla, superficialmente siamo convinti di poterla avere immediatamente, ma il più della volte non è così, dentro, nel nostro profondo, non la vogliamo...

Bisogna fermarsi un attimo e chiedersi, sono pronta o pronto per tutto questo? Lo voglio realmente? Cosa mi merito? Cosa sento di meritarmi: abbondanza?

Se dentro di me ho anche una piccolissima sensazione di non meritarmi qualcosa, allora devo lavorare su quello, devo ripulirmi da quella piccola sensazione che non mi da la possibilità di meritarmi tutto il meglio che c'è per me in questa vita.... Devo capire da dove viene e perchè ed iniziare a risolverla, facendo umilmente, un lavoro di introspezione.

Non c'è legge d'attrazione che tenga se non sento che posso accettare tutto quello che mi viene proposto, se non sento con cuore pulito che merito di essere abbondante!






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martedì 9 aprile 2013

USARE GLI ARCHETIPI parte seconda

FUORI LA SPAZZATURA DA NOI!!!

Può capitare nella vita che ci sentiamo come se avessimo accumulato dentro di noi, una montagna di spazzatura... la spazzatura ce la siamo creati da soli... Tutte le volte che ci siamo detti: sono stupido, non capisco niente.... tutte le volte che abbiamo pensato che potevamo evitare qualcosa e invece lo abbiamo vissuto, e ci sentiamo "colpevoli".... ancora non siamo capaci di accettarci, ancora non siamo capaci di accettare chi siamo, con tutte le nostre sfaccettature, succede così, che mettiamo via tutto quello che non ci piace, mettiamo da parte tutto ciò che per noi ci appare come spazzatura.

Lo andiamo a mettere in qualche angolo remoto di noi stessi, nascosto in fondo... in fondo. Ma cosa succede alla sporcizia? che dopo un pò di tempo inizia a puzzare, marcisce, fa i vermi, ne sentiamo perciò l'odore forte, ma ancora non siamo in grado di accettarla, di vederla realmente per quello che è... e la nascondiamo più in fondo... fin quando l'odore non diventa talmente tanto forte da non sopportarlo davvero più, ci fa male...

è arrivato il momento di affrontare tutto quello che abbiamo incamerato nello schema dell' "errore", nello schema del senso di colpa, nella schema "se facevo diversamente forse questo o quello sarebbe andato diversamente", se fossi meno stupido, non sarebbe successo, se fossi più magro sarei più bello....

Mi son sempre detta il "se" non esiste dovevamo passare da quell'esperienza, per capire, per comprendere, ora quello è passato, oggi siamo nuovi. La vita che ci creiamo manda dei messaggi, lasciar andare ed amare anche tutto ciò che non ci piace, tutto ciò che non vogliamo assolutamente accettare. Ora come lavorare con gli archetipi?
Tutto quello che consideriamo sporcizia, spazzatura, escremento, rendiamolo un archetipo...

Facciamo sì che diventi un concime per il nostro giardino interiore, dove pianteremo i nostri fiori preferiti.

Ci sono fiori che stanno sbocciando in noi. Chiudiamo gli occhi, facciamo consapevolezza di tutto ciò che non ci piace, cerchiamo principalmente di capire cosa ci ha insegnato, prendiamo l'esperienza che consideriamo immondizia e trasformiamola in qualcosa che ci sembra buono, con questo concime iniziamo a costruire il giardino dentro di noi, un giardino che con passione e amore possiamo fare diventare meraviglioso, e le lacrime? le lacrime versate, sono la nostra pioggia, che bagna il giardino, e quando riusciremo a piangere di gioia e mai più di dolore, sarà allora che il nostro giardino sarà il più bello di sempre...






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domenica 7 aprile 2013

USARE GLI ARCHETIPI parte prima



Che cosa sono gli Archetipi esattamente? e come usarli nella vita di tutti i giorni? e soprattutto come usarli nella propria introspezione individuale che ormai chiamiamo "opera messianica" :-D 

Gli archetipi, nella nostra vita quotidiana sono gli attori principali che partecipano attivamente (o che hanno partecipato) appunto alla nostra vita, il padre, la madre, il fratello, la sorella, l' amante. il marito, la moglie etc. etc. ma anche le paure, le rabbie, l'orgoglio, l'ego.....

omino lagostina
Se vivessimo in una realtà bidimensionale li vedremmo come delle figurine che si spostano su una retta... immaginate i vostri genitori (con tutto il rispetto possibile per i genitori) come delle figurine che si spostano su una retta, oppure la nostra paura più grande, spostarsi come l'omino della lagostina.... divertente no?

La cartomanzia usa, ad esempio, degli archetipi come il sole, la luna, il matto, l'imperatore etc. ai quali ha dato dei significati, queste immagini che sono ferme, hanno ognuna un contenuto ben preciso. Un archetipo usato un po' da tutti è il cornino rosso portafortuna.
Ma noi non ci dobbiamo occupare degli archetipi che usano tutti quanti, perchè hanno un significato troppo generico e non fa per noi, e poi sappiamo già che dobbiamo guardare al nostro interno e non cercare aiuti generici al di fuori, o cercare energie al di fuori di noi! Impariamo a farcela da soli con le nostre forze!

Ci occuperemo così, come prima cosa dei nostri personali archetipi, coloro i quali, ci hanno condizionato, coloro i quali nei primi sette/otto anni di vita, ci hanno insegnato i loro schemi, ci hanno insegnato le loro paure, ci hanno trasmesso tutti i loro imprinting possibili, tutte le loro manie... sicuramente ci saranno cose belle, altre cose un pochino meno, noi ci occuperemo di tutto ciò che non ci piace aver ereditato da padre, madre, fratello, zio, nonno, maestra...

Fantastico no? scoprire che essi sono degli archetipi?... degli archetipi che provano emozioni, che si muovono, che sono tangibili, veri, meravigliosamente carichi di amore proprio come noi.... che ci hanno insegnato, che ci hanno amato, alle volte scalfito, in alcuni casi quasi distrutto, ma se iniziamo a vederli solo come degli archetipi, tutto inizia a cambiare, tutto inizia ad essere diverso...
Un bambino fino ai 7/8 anni è come una spugna, assorbe tutte le energie che lo circondano, assorbe tutto quanto, da chi gli sta vicino, fa sua qualsiasi cosa, tutto diventa un simbolo.

Se un bambino vede il padre o la madre picchiare il cane, c'è  una percentuale alta che da grande picchierà il cane, o se non arriva a picchiarlo, sentirà fortissimo l'impulso di farlo, proverà una sorta di eccitazione in quel pensiero. Se un bambino consola la madre che piange spesso disperata per i suoi problemi, che non riesce a risolvere, cercherà nel suo futuro tendenzialmente donne che hanno bisogno di lui e che non ce la fanno da sole, che magari non sanno stare da sole.
Se una bambina è stata vittima di abusi da parte di un genitore, da grande cercherà qualcuno per essere nuovamente una vittima, perchè è quello che gli da sicurezza, si sente sicura se è vittima..... Da grande non sarà se stessa.... cercare e trovare se stessi non è semplice, in mezzo a tutte le influenze a cui siamo stati sottoposti, nei nostri primi anni di vita, ma ci si può riuscire, proprio con i nostri amici archetipi!

Se vogliamo risolvere qualcosa che ci turba fin dal passato, ad esempio una maestra all'asilo che ci costringeva a magiare per forza, anche se non avevamo fame, e quindi ora, ci troviamo, con seri problemi alimentari, (magari la maestra pensava di farlo per il nostro bene)... così con gli archetipi possiamo provare a chiudere gli occhi e ad immaginarla davanti a noi, iniziare un dialogo con lei e restituirle tutto ciò che non riteniamo più giusto possa far parte della nostra vita, perchè non sono cose nostre ma sono cose della maestra. Ora possiamo indicarle gentilmente la via per andarsene lontano da noi, possiamo guardarla mentre si allontana, fin quando non diventa un puntino piccolo piccolo e finalmente poi diviene invisibile! Qualunque cosa riusciate a dire nella vostra mente a chi non volete più che vi condizioni, andrà bene, sappiate che è stato per voi (anche se lo giudicate momentaneamente cattivo) un grande "maestro" e che ora con la vostra bellissima comprensione siete riusciti a liberarvi del suo archetipo, e di tutto ciò che fino a questo momento vi ha condizionato!!!
Finalmente iniziamo ad essere ciò che realmente siamo!!!!







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