martedì 2 luglio 2013

Giudizi affrettati e orgoglio

Giudizi affrettati e orgoglio

“Prima pensa poi parla”

Esistono un sacco di modi di dire, più o meno simpatici, che ci ricordano di aspettare di avere un briciolo di attenzione in più, prima di esprimere giudizio... Ognuno di noi ne conosce sicuramente uno che fin da piccolo gli è stato ripetuto più volte!... No?!

E sì, è verissimo!...
Tendiamo a prodigarci in consigli, a etichettare le situazioni troppo in fretta, a trarre le conclusioni sbagliate... Una volta fatto poi, se si rivelasse un buco nell'acqua o un terribile errore ciò che abbiamo detto, rimangiarcelo ci manda pure in bestia l'orgoglio! E' dura ammettere di avere sbagliato, di essersi lanciati in commenti riguardo qualcosa di cui non sappiamo nulla e di aver sbagliato in pieno o di aver avuto una reazione poco corretta dovuta a paure nascoste... impariamo ad ammettere le nostre debolezze! E impariamo ad ascoltare ad orecchie, cuori e mente aperte, mettendo insieme tutti i pezzi dolcemente, senza lanciarsi in sentenze troppo rapide... 

Il più delle volte ciò che esce in modo così sfrontatamente veloce dalla nostra bocca, è frutto di un “programma” che abbiamo insito nel nostro essere, il “programma di difesa” che ci serve per salvaguardare il nostro ego e ciò in cui crediamo, “tesori profondi e delicati” sui quali gli altri affondano ingiustamente le grinfie... non è certo così, ma tendiamo a difenderci subito, prima che qualcuno abbia la possibilità di ferirci! Quando si dice che l'attacco è la miglior difesa....

Questo “programma” ci porta ad interpretare come attacchi o come pericoli molte delle sollecitazioni che giungono durante la giornata, portandoci purtroppo a mal interpretare anche ciò che ci viene detto o raccontato...
E così senza accorgercene ci troviamo a giudicare situazioni e persone, “etichettiamo” in maniera affrettata e spesso, purtroppo, anche sbagliata... Un po' come il giudicare un libro dalla copertina... aspettiamo di leggere il libro prima di decidere cosa pensiamo di esso, no? Quindi prima di decidere che qualcuno sta sbagliando, che qualcosa non ci piace etc. aspettiamo che si sviluppino gli eventi. Prima di decidere che una cosa non fa per noi, proviamola o proviamo almeno a entrarvi un pelo più in contatto per sentire se davvero non è in risonanza con noi, magari potremmo avere una bella sorpresa! (Un po' come gli "YES man" di Jim Carrey)

Impariamo a schivare il “programma di difesa” che l'ego o le paure hanno tracciato per difendere quella che credono sia la nostra sicurezza... Scopriremo che per gustarsi la vita, per conoscere gli altri, per vivere nuove esperienze, per acculturarsi, per imparare etc. bisogna lanciarsi con la giusta dose di voglia di provare e sperimentare, senza giudicare anticipatamente...

Questo vale per tutti e tutto: dal giudicare un'attività, una persona, un fatto, un' idea, un sogno, un gusto, un modo di fare che non ci piace... anche per quanto riguarda noi stessi: se ci fanno notare qualcosa che non va, prima di respingere il commento tirando fuori l'orgoglio è bene fare prima un piccolo controllo, magari mettendosi anche nei panni di chi lo sta dicendo (così da poter avere una panoramica della situazione ancora più completa e trarre le giuste conclusioni)...

Ricordiamoci che le paure spesso ci muovono dei meccanismi automatici, che ai nostri occhi paiono corretti, tanto siamo abituati ad essi... tant'è che siamo bravissimi a giustificarli. Quindi anche giudicare correttamente e senza troppa fretta è importante anche per sentire cosa si sta muovendo realmente dentro di noi e se ci stiamo ponendo nella giusta maniera o se è stato l'ego, più veloce di un fulmine, a muoversi per noi...

Attenzione e amore verso noi stessi e gli altri, quindi, sono due enormi lenti che possono permetterci di vedere meglio ciò che sta succedendo, per poter scegliere di muoverci nella giusta direzione!



LEGGI ANCORA .....
DARE UNA SPINTA
LA MAGIA PERSA
INSIEME È MEGLIO … NEL MODO GIUSTO PERÒ 

2 commenti:

  1. Interessante osservazione il tuo articolo, specie quando parli del giudizio personale, della paura e del ego. Concetti filosofici, ma anche psicologici, (anzi direi più basati sulla logica sperimentazioni di fatti che sulla deduzione astratta del pensiero) che varrebbe la pena soffermarsi un'attimo in più per meglio comprenderli. Si potrebbe avere uno scambio di pensiero per arrivare a formulare un concetto logico più ampio in merito. Magari ramificando l'argomento in maniera da ottenere una maggiore affluenza di pubblico pensante. Ciao L.& C.

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  2. Più che pubblico pensante (perchè spero e credo che tutti pensino:) ), chiunque abbia voglia di guardarsi realmente dentro, con discernimento e amorevole spirito di osservazione. Purtroppo non sempre è facile accorgersi di come le nostre paure e i nostri meccanismi interni innestino in noi simili automatismi e reazioni. In effetti se ne potrebbe parlare ancora tanto e tanto ancora c'è da scoprire a riguardo... Su cosa hai desiderio di amplificare l'argomento?
    Grazie infinite, un commento davvero raffinato!
    Miry

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